Progettoeducativo
L’importanza di ciascuno
La nostra scuola riconosce il valore assoluto della persona; ogni individuo, unico e irripetibile. Scopo principale della scuola è promuovere la crescita della persona in tutti i suoi aspetti.
L’incontro con la realtà: il metodo dell’esperienza
La crescita di ciascuno avviene nell’incontro con la realtà, che va scoperta, osservata, interpretata, capita, trasformata. Il compito dell’insegnante è perciò offrire all’allievo gli strumenti per scoprirla, comprenderla e utilizzarla in maniera personale. Strumento e condizione perché ciò accada è fare esperienza, intesa come fare e riflettere sul fare. La parola esperienza indica un rapporto diretto con la realtà che coinvolge la totalità dell’alunno, mente e cuore, intelligenza e affetto.
Il metodo è un coinvolgimento totale, un dialogo continuo; i contenuti, gli strumenti e i metodi delle discipline si apprendono preferibilmente in modalità laboratoriale.
La scoperta dell’io
Nel cammino di scoperta della realtà attraverso le materie, l’io emerge secondo la sua originalità, la sua capacità di intelligenza e lettura del presente, la sua forza creativa, la coscienza di sé e dei propri desideri.
L’incontro con la realtà deve vedere come protagonista il ragazzo stesso, un ruolo che l’insegnante può supportare, ma non sostituire; la ragione rappresenta il primo strumento di questo protagonismo.
Il significato della cultura e l’apporto delle discipline
L’azione educativa di una scuola passa principalmente attraverso la promozione della capacità di conoscere, ovvero attraverso lo sviluppo di una cultura. Perciò imparare non è un acquisire un sapere meccanico, bensì un apprendimento significativo.
L’attenzione degli insegnanti per un apprendimento significativo è partire da ciò che è concreto, percettivo, sensibile, introducendo una progressiva sistematizzazione e astrazione dei contenuti, e chiamando l’alunno a una crescente capacità di adesione personale, fatta di azione, autonomia, responsabilità.
La lezione è il momento privilegiato per spalancare gli allievi a tutta la realtà, pur guardata di volta in volta attraverso un punto di vista particolare: i campi di esperienza, le materie, le discipline sono la risorsa per allargare gli orizzonti, non il contenitore degli argomenti da trattare. L’attività didattica diventa così occasione per collaborare con compagni e insegnanti nella grande avventura della conoscenza e della crescita, che è tutt’uno col desiderare prima e guadagnare poi una visione di insieme sempre più nitida.
Il ruolo dell’adulto
Decisivo in questa esperienza di confronto con la realtà è il ruolo dell’adulto. Perché ogni adulto, attraverso le modalità specifiche della propria attività, inevitabilmente comunica quell’ipotesi di fondo sul significato della realtà che la scuola offre agli allievi perché possano verificarla. Detta ipotesi è quella ricevuta dalla tradizione cristiana, secondo la quale la realtà tutta è un dono.
Gli insegnanti della Paolo VI si concepiscono come persone in cammino con i propri allievi, forti di una tradizione culturale verificata e quindi ragionevole da proporre e da seguire. Solo una compagnia di adulti in cammino, può diventare nel tempo un punto di speranza a cui aggrapparsi, per affrontare qualsiasi sfida.
Una comunità educante
La scuola è aperta al bisogno di ogni alunno, certa che l’apporto di ciascuno e la valorizzazione del talento individuale siano una ricchezza. Nessuno tuttavia può diventare grande, né nella conoscenza, né come persona, da solo. L’esperienza di seguire un maestro e la possibilità di intersecare il proprio itinerario di conoscenza con quello dei compagni di classe e di scuola sono la condizione per procedere sicuri e lieti nel cammino.